lunedì 16 febbraio 2015

Buon lavoro ai nuovi componenti della Giunta Picone


Dopo l’azzeramento della Giunta dello scorso 9 febbraio, ieri è stata nominata la nuova Giunta Comunale con la conferma degli Assessori Calogero Lombardo ed Angela Carlino ed i nuovi ingressi Salvatore Gammacurta e Marcello Terranova.

A loro va il mio personale augurio di buon lavoro.

È  terminato, invece, dopo mille giorni il mio impegno da Assessore comunale, continua ancora, fino alla fine di questa legislatura, per puro spirito di servizio, l’impegno da Consigliere Comunale a fianco ed a supporto dell’Amministrazione Picone.

Non è il momento di fare un bilancio dettagliato di tutto quello che è stato fatto.

Per fare ciò basta leggere la relazione del Sindaco sui primi 18 mesi dell’Amministrazione Comunale, a cui si rimanda (link); mi piace solamente ricordare alcuni episodi di questo mandato ed evidenziare alcuni auspici per il futuro, a partire da quello, appena insediato, relativo al cambio di una deliberazione assemblea della Dedalo che ha consentito un risparmio secco per la Comunità di Campobello di quasi duecento mila euro, alle iniziative per la raccolta differenziata, al riordino del settore dello sport con l’affidamento degli impianti sportivi ed i continui interventi di manutenzione straordinaria, tra i quali il rifacimento del campo di calcetto, ma anche le nuove direttive per il nuovo affidamento degli impianti.

Ma ancora tutti gli adempimenti per l’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti e la risoluzione del decennale contenzioso con la Dedalo i cui benefici si vedranno in maniera evidente durante l’approvazione del piano di riequilibrio.

Naturalmente è bene evidenziare che tutto ciò non è stato frutto solo del lavoro singolo ma intervento corale di tutta l’Amministrazione Comunale.

Ci aspettano scelte difficili da fare nelle prossime settimane come l’approvazione del piano di riequilibrio.

Personalmente auspico che alcune attività avviate siano portate a compimento, come l’affidamento nel nuovo servizio di igiene urbana, con l’ambizioso obiettivo sulla raccolta differenziata, ma anche la ristrutturazione del centro di raccolta differenziata, il nuovo bando di gara sull’affidamento degli impianti sportivi, la riorganizzazione della macchina burocratica a partire della piattaforma unica informatica che, con mio estremo rammarico, tarda a partire nonché il potenziamento dello sportello unico per le attività produttive, la nuova logistica del mercato settimanale e tante altre cose ancora.

È anche il tempo dei ringraziamenti, al Sindaco che mi ha dato fiducia, al mio partito, il PD, che mi ha sostenuto fino ad oggi, ai miei amici, ma soprattutto alla mia famiglia a cui ho sottratto tanto tempo, forse anche troppo.

L’unico mio rammarico, invece, è quello di aver vissuto 2/3 del mio mandato lontano da Campobello poiché il mio impegno lavorativo non mi ha consentito di fare scelte diverse, forse tanti altri problemi potevano essere superati, soprattutto quelli legati alle contingenze quotidiane, ma posso assicurare che l’impegno non è mai mancato, le questioni sono state affrontate ugualmente ed alcune sono state risolte, anche di una certa consistenza, per come evidenziato sopra.

Ciò non significa che l’impegno non poteva continuare tuttavia poiché il Sindaco aveva bisogno di aiuto e supporto quotidiano è anche giusto che venga affiancato da persone che gli possono garantire ciò.

I miei amici e compagni di partito sanno che in più occasioni ho rimesso il mio mandato nelle mani del Sindaco e del Partito, consegnando financo le mie dimissioni fin dallo scorso novembre convinto che il bene collettivo viene prima di tutto e tutti anche dei destini politici e personali di ciascuno di noi.

Volti nuovi che propongono impegno” così recitava la frase scritta nella lista di “Insieme X Campobello”, il movimento civico nato nel 2002, la mia prima esperienza politica da candidato alle comunali, esperienza a cui sono particolarmente legato come quella da candidato a Sindaco.

Questo è quello che ho fatto fino ad oggi non tradendo mai lo spirito di cambiamento di quel gruppo e di questo ne andrò sempre fiero, come anche di aver contribuito alla rifondazione del centrosinistra a Campobello e di aver sempre perseguito il bene collettivo e la difesa della Comunità di Campobello di Licata.

Al Sindaco, il mio caro amico, raccomando fermezza, determinazione e di non smarrire mai quel sentiero che ci ha portati ad un maggiore impegno politico, non dimenticando mai, come scrivemmo tanti anni fa, che apparteniamo “a quel tipo di politico per così dire bricoleur, cioè il politico che non è distinguibile dal semplice cittadino attivo, quello che alla politica dedica solo ritagli del suo tempo libero e che ciononostante pesa nella decisione quanto il politico a tempo pieno”.


sabato 12 ottobre 2013

Scampato pericolo


In questi giorni c’è stata la possibilità che potessi candidarmi alla segreteria provinciale del PD, non per volontà mia ma su sollecitazione di altri, cosa che naturalmente mi ha fatto piacere ed anzi colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che si sono spesi.

Alla fine non si è fatto niente, probabilmente è stato meglio così anche perché sono impegnato a fare l’amministratore al Comune, vivo lontano da Agrigento e sarei stato costretto a rivedere la mia vita.

Ho percepito, però, tanta ipocrisia.

Non entro nel merito delle candidature proposte, nei prossimi giorni probabilmente affronteremo l’argomento insieme ad altri.

Di getto avevo scritto una prima bozza di documento programmatico che, spero, sia argomento di discussione nel prossimo congresso.

Buon fine settimana.

IL PD DI AGRIGENTO CHE VOGLIAMO: UN PARTITO APERTO, PLURALE E PARTECIPATO

Il Partito Democratico (PD) che vogliamo e` un partito plurale, aperto, trasparente e soprattutto partecipato che si faccia interprete delle istanze dei territori e del grido di allarme dei suoi amministratori locali, rispettoso dei processi di trasformazione amministrativa in atto all`interno della Regione Sicilia con la riforma in corso dei liberi consorzi.

Il PD che vogliamo e` un partito che guarda al futuro e che si lascia alle spalle, definitivamente, lotte intestine e scontri, quasi masi comprese dal cittadino comune.

Il PD che vogliamo, attraverso il suo gruppo dirigente, interagisce sistematicamente con i suoi amministratori, vero punto di forza del partito, e si fa portavoce con le strutture di partito regionali e nazionali delle istanze che provengono dal territorio.

Il PD che vogliamo ha una struttura di governo snella, rappresentata da giovani ed amministratori, rispettosa dell`alternanza di genere, che utilizza i social network come metodo di lavoro e comunicazione.

Il PD che vogliamo concentra le proprie energie per portare avanti una politica infrastrutturale che consenta all`intero territorio provinciale di raccordarsi con le principali arterie stradali, attraverso il potenziamento dell`attuale SS115 e della SS189, ma anche che si impegna sulla effettiva realizzazione della cosiddetta strada mare-monti.

Il PD che vogliamo mette in rete le varie eccellenze nei territori, da quelle archeologiche a quelle enogastronomiche, che devono trovare una sintesi in una politica per il turismo multi target, che valorizzi le aree interne e montane, nonché le bellissime coste dell`agrigentino e l`invidiato patrimonio dell`umanità rappresentato dalla Valle dei Templi.

Il PD che vogliamo e` un partito che sta dalla parte dei cittadini e dunque che si batte per consentire che il controllo e la gestione delle reti idriche ritornino sotto la sfera degli enti locali, che le relative tariffe siano realmente sostenibili per le famiglie, così come nel settore dei rifiuti, puntando tutte le energie per una politica per l`impiantistica, diffusa in tutta la provincia, che consenta di diminuire drasticamente la movimentazione dei rifiuti in provincia e che consenta davvero l`avvio, ed in alcuni casi il potenziamento, della raccolta differenziata, privilegiando a valle, solo per la parte residuale, una rete di discariche pubbliche.

Il PD che vogliamo è un partito contro la mafia ma non a parole ma nei fatti, facendosi promotore dell`adozione di comportamenti ed atti amministrativi finalizzati al contrasto delle infiltrazioni mafiose.

Il PD che vogliamo fa della lotta alla precarietà, gli ultimi, gli esclusi, gli emarginati, i nuovi espulsi dal mondo del lavoro, anche quello più qualificato, ma anche della tutela della salute nei vari territori, soprattutto quelli che in passato hanno avuto un forte impatto industriale e quelli minacciati da nuove infrastrutture pesanti, così come la ecosostenibilià, il rilancio delle aree industriali, la rete dei distretti produttivi, il rilancio del polo universitario, argomenti di discussione e di azioni e proposte del partito nelle sede istituzionali.

Il PD che vogliamo e` un partito che accompagna e sostiene il Presidente Crocetta e la sua Giunta in questo tentativo difficile e dirompente di riforma della Regione Sicilia, contribuendo, laddove necessario, a superare incomprensioni e disfunzioni.

domenica 25 novembre 2012

Risultati ufficiali delle primarie 2012




Qui di seguito si riportano i risultati ufficiali delle primarie 2012.

Votanti 309 di cui voti validi 309.

Bersani 169 voti (54,7%), Renzi 115 voti, Vendola 23 voti, Puppato 1 voto, Tabacci 1 voto.

Discreta partecipazione.

Nelle ultime primarie del 2009 votarono 564 persone e Bersani prese 168 voti mentre Franceschini 287 voti (link)

giovedì 8 novembre 2012

I risultati delle regionali 2012


Le elezioni regionali che ci lasciamo alle spalle saranno ricordate, principalmente, per tre cose: l’astensionismo, la vittoria di Crocetta, primo Presidente realmente di sinistra eletto direttamente dal popolo, l’exploit del movimento 5 stelle.


La presente non vuole rappresentare un’analisi, che richiederebbe un maggiore approfondimento, ma una rappresentazione sottoforma tabellare dei risultati delle elezioni regionali, suddivisi per liste, presidenti e province.

L’affluenza definitiva è risultata pari a 2,2 milioni di elettori per una percentuale del 47,4%, oltre 800 mila votanti in meno rispetto al 2008, ovvero quasi 20 punti percentuali in meno.

L’affluenza più bassa si è registrata nella provincia di Agrigento con il 41,3% dei votanti, ovvero 15 punti percentuali in meno rispetto al 2008%, mentre la provincia che ha più perso votanti è risultata quella di Palermo con quasi 23 punti percentuali in meno.

I voti utili per il Presidente sono risultati pari a 2 milioni, mentre quelle per le liste sono risultati pari a 1,9 milioni. In ambedue i casi sia le liste che appoggiavano Crocetta e sia il Presidente hanno preso la stessa percentuale, ovvero il 30,5% a dimostrazione della forte tenuta della coalizione, con quasi 6 punti di distaccato rispetto alla liste che appoggiavano il candidato Musumeci, distacco che scende a 4,7 punti confrontando i voti per il Presidente.

È di tutta evidenza che alla fine la lista Crocetta è risultata il valore aggiunto della vittoria di Crocetta.

La lista più votata è quello 5 stelle con quasi il 15%, seguita dal PD con il 13,4%, ma con una perdita secca di quasi 250 mila voti rispetto al 2008.

In tutte le province Crocetta ha preso più voti delle sue liste, con un minimo di 529 voti a Trapani e con un massimo di 6.147 a Palermo, riuscendo a contenere alla fine il distacco di quasi 28 mila voti in più di Musumeci, rispetto alla sua coalizione, nella provincia di Catania e di 22 mila voti in più di Cancellieri, rispetto alla sua coalizione, nella provincia di Palermo.

Per un’analisi delle elezioni regionali 2008 si rinvia ad un mio precedente post.






sabato 3 novembre 2012

Il bilancio di previsione 2012 del Comune di Campobello di Licata


Il bilancio di previsione 2012 del Comune di Campobello di Licata

Il bilancio di previsione è uno dei documenti più importanti che la Giunta comunale approva nell’anno, così come anche il Consiglio comunale.

Esso è stato sempre frutto di scelte politiche, negli ultimi anni tuttavia è il frutto di scelte imposte dall’alto, fra tutti il rispetto del patto di stabilità, ma anche di atti amministrativi del passato che riversano i suoi effetti anche nel bilancio presente.

Il bilancio che ci siamo lasciati alle spalle nel 2011 ha registrato, a consuntivo, una spesa complessiva di 10,5 milioni di euro a fronte di entrate complessive pari a 10,6 milioni di euro. Il patto di stabilità è stato rispettato con un saldo positivo di 39 mila euro a fronte di un saldo programmatico di 382 mila euro (consuntivo +421 mila euro).



Quest’anno ci troviamo di fronte ad una novità ovvero l’introduzione dell’IMU con la contestuale riduzione dei trasferimenti nazionali, ma per la verità anche regionali, oltre al fatto che il saldo programmatico ai fini del rispetto del patto di stabilità è pari a 646 mila euro, ovvero una cifra superiore di 264 mila euro rispetto l’anno precedente, come dire che a parità di altri condizioni nel 2011 con gli obiettivi del 2012 non si sarebbe potuto rispettare il patto di stabilità per un importo di 225 mila euro.

Dicevamo dei trasferimenti nazionali. Dagli ultimi calcoli fatti dall’ufficio finanziario, nel 2012 i trasferimenti nazionali subiranno una riduzione di 1,2 milioni di euro (da 2,7 a 1,5 milioni di euro), dovuti principalmente alla manovra finanziaria del 2010 (-576 mila euro) ed all’operazione IMU (-641 mila euro), quelli di regionali di un importo ancora non definito ma che dovrebbe oscillare tra 150 e 200 mila euro a cui si aggiunge la novità degli ultimi giorni che impone al Comune di Campobello di utilizzare una parte consistente del fondo unico per gli Enti Locali per le spese di investimento (400 mila euro) creando ulteriori difficoltà sulla spesa corrente.

Queste minori entrate, a cui si aggiungono anche le minore entrate per gli oneri di urbanizzazione, ed una certa rigidità della spesa porteranno nei prossimi giorni il Consiglio comunale, poiché la Giunta l’ha già fatto, ad un’assunzione di responsabilità forte, a meno che si decida deliberatamente di violare le regole del patto di stabilità con le conseguenze connesse per i minori trasferimenti, per il divieto di assunzioni del personale e di rinnovi contrattuali, primo fra tutti quelli dei precari.
Ma partiamo dalla spesa per poi spiegare le scelte dovute sulle entrate.

La spesa corrente prevista per il 2012 è pari a 9,8 milioni di euro di cui è necessario detrarre, l’ammortamento dell’esercizio ed il fondo svalutazione crediti, per una residua spesa impegnabile, compreso il fondo di riserva, di quasi 7,9 milioni di euro.

La maggior parte di questa spesa, quasi tutta per la verità, è già impegnata o comunque contrattualizzata nel momento in cui sto scrivendo. Si tratta per lo più della spesa del personale, degli interessi passivi, dei servizi in rete (acqua, luce, gas, telefonia) oltre ad altre spese già impegnate per incarichi legali, per rette varie, per il trasporto alunni e per la mensa dell’anno scolastico precedente e di quest’anno.

Analizzando la spesa per interventi si evince che la spesa del personale è tutta impegnata, quella relativa all’acquisto di beni di consumo è impegnata per 84 mila euro, i servizi sono impegnati per un importo di 3,4 milioni di euro.


Nel concreto tra i servizi rientrano le spese istituzionali (quasi 119 mila euro; 167 mila euro nel 2011), le spese per servizi in rete (270 mila euro; 177 mila euro nel 2011), quelle  per il funzionamento degli uffici (123 mila euro; 166 mila euro nel 2011), le spese economali (18 mila euro), la spesa per pubblica illuminazione (540 mila euro; 400 mila euro nel 2011), il costo del servizio dei rifiuti (1,5 milioni di euro), le spese legali (95 mila euro; 143 mila euro nel 2011), le spese per rette (519 mila euro; 938 mila euro nel 2011), l’assistenza scolastica e trasporto alunni (244 mila euro; 233 mila euro nel 2011), la spesa per i revisori, elezioni, nucleo di valutazione e altro (quasi 80 mila euro; 115 mila euro nel 2011), le spese per indennità missione personale, buoni pasto (quasi 21 mila euro; 29 mila euro nel 2011), le festività (8 mila euro; 14 mila euro nel 2011), le spese per ricovero cani randagi (65 mila euro; 10 mila euro nel 2011), le spese per manutenzione automezzi e beni mobili (quasi 20 mila euro), le spese per il patto dei Sindaci (4 mila euro) ed altre spese per servizi.

Su questa voce si sta cercando di intervenire ma gli effetti si vedranno dal prossimo anno; si pensa alla pubblica illuminazione o alla revisione dei servizi in rete con un maggiore controllo dell’acqua consumata, dei costi di telefonia e di energia elettrica, così come in tante altre spese, tuttavia nel 2011 l’incidenza è notevole. Ad esempio i servizi in rete rispetto al 2011 richiede un’ulteriore spesa di 100 mila euro, così come la pubblica illuminazione che passa da 400 a 540 mila euro, a scapito di altri servizi importanti quali la refezione, il trasporto alunni ed altro ancora.

L’utilizzo dei beni di terzi è relativi ai canoni di locazione per il comando dei vigili urbani e del terreno della vecchia discarica. Sul primo si sta intervenendo cercando di spostare il comando in una struttura pubblica, quale la scuola di Via Trieste, previo adattamento della struttura.

Gli oneri straordinari di gestione ammontano a 284 mila euro a fronte di un importo di 170 mila euro nel 2011 e si riferiscono alla differenza del costo del servizio di igiene urbana 2011 (per il 50%, l’altyro 50% inciderà nel bilancio 2013), alle spese legali e risarcimenti vari.

I trasferimenti sono pari a 448 mila euro e si riferiscono a: diritti di segreteria e fondo mobilità per i segretari (9 mila euro), contributi associativi (27 mila euro), trasferimento provincia tributo ambientale (60 mila euro), buoni libro e fornitura gratuita libri (97 mila euro), interventi sociali e bonus socio-sanitario (206 mila euro), alti trasferimenti (50 mila euro). Quasi tutta la spesa risulta impegnata o comunque intoccabile in quanto vincolata dal lato delle entrate.

Gli altri interventi non sono modificabili ed attengono alle imposte, agli ammortamenti ed all’accantonamento per il fondo svalutazione crediti; l’unica spesa impegnabile è il fondo di riserva che verrà utilizzato per far fronte a necessità ed urgenze oltre per far fronte a spese i cui capitoli sono impegnati.

Gli interessi passivi ammontano a 111 mila euro e riguardano la rete fognaria, le strade comunali, la piscina (22 mila euro), gli arredi del palazzo municipale, le attrezzature per la nettezza urbana, l’impianto di illuminazione pubblica, gli impianti sportivi (30 mila euro). I mutui residui da pagare ammontano a 2 milioni di euro. È prevista una spesa di 15 mila euro per far fronte all’anticipazione di cassa di 2 milioni, necessaria per far fronte al pagamento del servizio di igiene urbana che sarà incassato con la tarsu negli anni successivi.

I mutui di prossima scadenza sono quelli della rete fognaria e delle strade che scadono nel 2015, gli arredi del palazzo municipale e le attrezzatura di nettezza urbana che scadono nel 2018, la piscina (la rata annuale ammonta a 73 mila euro) e la pubblica illuminazione che scade nel 2019, altre opere di viabilità che scadono nel 2021 e la manutenzione straordinaria impianti sportivi il cui mutuo scade nel 2023 (la rata annuale ammonta a 71 mila euro). Complessivamente nel 2012 le rate da pagare, tra quota capitale e quota interesse, ammonteranno a 286 mila euro.

Le spese in conto capitale ammontano a quasi 20 milioni di euro ma quelle realmente disponibili ammontano a 241 mila euro e si riferiscono al cimitero (16 mila euro), alla partecipazione nella nuova società per la regolamentazione dei rifiuti (3,6 mila euro), alla manutenzione straordinaria (60 mila euro), alla messa in sicurezza della discarica (156 mila euro) e ad altri acquisti (5 mila euro).

Da ultimo in questi giorni è arrivata la novità di alcuni giorni fa, ovvero che da quest’anno il fondo unico per gli enti locali stabilito dalla Regione Sicilia deve essere destinato per 400 mila euro ad investimenti, limitando ancora di più la spesa corrente. Al momento di stanno studiando le possibili soluzioni.

Dal lato delle entrate nel 2012 quelle tributarie dovrebbero attestarsi su un importo di 5,4 milioni di euro di cui 1,2 milioni di euro legati al recupero di tasse non pagate negli anni precedenti, quelle derivanti da trasferimenti vari su un importo di 3,9 milioni di euro, le extratributarie su un importo di 428 mila euro e quelle derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti su un importo di 20 milioni di euro (somma incerta poiché legata a possibili finanziamenti) per un totale complessivo di quasi 30 milioni di euro, a cui è necessario aggiungere le entrate derivanti da accensione prestiti (2 milioni di euro), le entrate da servizi per conto di terzi (3,4 milioni di euro) e l’applicazione dell’avanzo di amministrazione per 160 mila euro (somme per la messa in sicurezza della discarica che dovevano essere trasferite nel 2009 in forza di un’Ordinanza ma che oggi tale onere incombe sulla nuova Amministrazione Comunale; a questo importo è necessario aggiungere anche l’importo di 2,4 milioni di euro che dovrà essere trasferito nei prossimi anni).

Le entrate tributarie si dividono, secondo le ipotesi in campo, in: imposte (3,4 milioni di euro a fronte di una previsione assestata di un milione di euro nel 2011; la differenza è dovuta all’IMU per 1,9 milioni di euro, all’aumento dell’addizione IRPEF per 180 mila euro ed al recupero di tassazione degli anni precedenti per 800 mila euro), tasse (2,0 milioni di euro a fronte di un importo di 1,7 milioni di euro nel 2011; la differenza è dovuto al recupero delle tasse non pagate negli anni precedenti) ed altre entrate tributarie (5 mila euro).

La novità di quest’anno è proprio l’introduzione dell’IMU e la cancellazione dell’ICI (nel 2011 440 mila euro). Le altre voci riguardano l’accertamento evasione ICI (170 mila euro) e ruoli coattivi ICI (800 mila euro), l’imposta di pubblicità (4,4 mila euro), l’addizionale comunale sul consumo dell’energia elettrica (60 mila euro a fronte di un’entrata nel 2011 di 140 mila. In sostanza a partire dal mese di marzo di quest’anno è stata cancellata e dovrebbe essere la regione a trasferire tali somme), l’addizionale comunale IRPEF (360 mila euro a fronte di un importo di 180 mila euro degli anni precedenti).

Per quanto riguarda le tasse riguardano essenzialmente la TARSU che diminuisce rispetto l’anno precedente per la diminuzione del costo del servizio (è da sottolineare che la TARSU stabilita l’anno scorso non è stata bastevole in quanto alla fine dell’anno il costo del servizio è aumentato vertiginosamente e solo grazie alla tenacia dell’Amministrazione Comunale e ad un  nuovo deliberato assembleare si è attenuata di ben 200 mila euro l’aumento richiesto) e la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche per un importo di 30 mila euro. Su questo aspetto è da evidenziare che ci sono i margini per aumentare la base imponibile ma è un’operazione che verrà effettuata il prossimo anno.

Per quanto riguarda i trasferimenti dello Stato si passa da una previsione assestata del 2011 di 2,7 milioni di euro ad una definitiva del 2012 di 1,5 milioni di euro, così come per la regione si passa da 2,1 a quasi 2 milioni di euro.

Si riducono le entrate anche per i trasferimenti per funzioni delegate, importo che passa da 221 a 180 mila euro, con una riduzione di 50 mila euro per i contributi libri scolatici, così come i trasferimenti da altri enti del settore pubblico che passano da 373 a 270 mila euro, confermando solo l’importo del bonus socio sanitario per 160 mila euro.



Di seguito si riporta un prospetto riepilogativo al netto delle entrate e delle spese incerte, legate a finanziamenti dello Stato e della Regione.



Questo un primo quadro informativo sul bilancio, nelle prossime giornate saranno fatti approfondimenti se perverranno ulteriori informazioni da parte dei cittadini.

venerdì 17 agosto 2012

I risultati delle regionali del 2008


Per i cultori dell'isolazionismo e  per gli analisti senza analisi, leggete queste tabelle e magari vi accorgerete che da soli non andiamo da nessuna parte.

Forza Rosario avanti così che ce la facciamo!







martedì 22 maggio 2012

Visita al Comune del Commissario ASI di Agrigento

Lo scorso sabato abbiamo avuto il piacere di ricevere la visita del Commissario straordinario dell'ASI di Agrigento, dott. Alfonso Cicero.

Qui di seguito il link al comunicato stampa ed alcune foto della giornata, soprattutto quelle relative al Centro Servizi.

Per chi volesse invece maggiori informazioni sull'ASI Campobello-Ravanusa si rinvia a quattro miei precedenti post di cui Vi fornisco i links (link 1, link 2, link 3, link 4).